Beauty tech, un business da 74 miliardi di dollari

Bellezza e tecnologia insieme per disegnare il panorama cosmetico di domani. Secondo gli analisti, infatti, il business legato al beauty-tech vale 74 miliardi di dollari ed è destinato a crescere. Tecnologia IoT, realtà aumentata e piattaforme digitali sono ormai vocaboli propri anche del lessico cosmetico così come lo sono app virtuali, e-make-up e 3D make-up.

E basta guardare all’ultima edizione del Ces-Consumer electronic show per capire che il futuro è già scritto.
La relazione tra i big della cosmetica e le startup tecnologiche si è intensificata e parallelamente i colossi della rete come Google, Amazon, Facebook e Apple hanno sviluppato strumenti pensati apposta per digitalizzare l’esperienza beauty.

Nel dettaglio lo scorso gennaio a Las Vegas lo smart mirror interattivo Venus che si connette ad Alexa, l’assistente vocale di Amazon, si è aggiudicato l’Innovation award. Non solo. L’Oréal, impegnata da tempo nel segmento tanto da promuovere l’acceleratore per startup Open innovation program in tandem con Founders factory, ha scelto il palcoscenico del Nevada per svelare Perso, l’ultimo device tecnologico del gruppo dedicato alla cura della pelle.

Da ovest a est, Shiseido ha investito molto su questo fronte: prima assicurandosi il dipartimento R&D di Olivo laboratories, startup americana specializzata nella tecnologia della pelle artificiale, poi aggiudicandosi il virtual make up robot Giaran e MatchCo, che sviluppa software capaci di personalizzare le formule dei fondotinta.

E se i big del settore si sono attrezzati, parallelamente è cresciuto un bioma di aziende che fanno della tecnologia applicata alla cosmetica il loro core business. Basti pensare alla scandinava Foreo, in sette anni passata da due a 3 mila dipendenti, che ha appena lanciato Ufo 2, lo smart device a led che potenzia l’effetto delle maschere viso.

Se gadget e soluzioni tangibili sono i nuovi oggetti del desiderio, non c’è oggi smartphone sui cui non siano state scaricare app specifiche per prenotare gli appuntamenti in salone come Treatwell ma anche per sperimentare nuovi look come Modiface, giusto per citarne alcune. In un territorio sempre più virtuale, tuttavia, è la personalizzazione a fare la differenza. In questa direzione si muovono piattaforme come Shampora (per ottenere shampoo e balsamo su misura), ma anche YouCam make up di Perfect corp che permette di realizzare make over virtuali.

Fonte: mffashion.com

    1 Comment

  1. Maggio 19, 2020

    È affascinante per me parlare di qualcosa di inconcepibile solo pochi anni fa e non molti marchi ne hanno parlato in passato ma i tempi stanno cambiando. Personalmente uso Foreo e posso solo dire che mi sorprende il fatto che qualcosa di simile non sia stato introdotto prima.

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