Anno boom per la Lego, con 66 nuovi negozi (soprattutto in Cina)

Con i mattoni veri e propri che in questo momento sembrano poco attraenti, i consumatori sembrano trovare conforto nei mattoni di un altro tipo: sì, stiamo parlando di Lego, uno dei giocattoli preferiti dai bambini di tutto il mondo e un’antica nemesi dei piedi nudi degli adulti.

Boom dei negozi, ma senza crescita dei profitti
Nei primi sei mesi dell’anno, il produttore di giocattoli ha aperto 66 nuovi negozi, soprattutto in Cina, contribuendo ad aumentare le vendite del 17% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. (Un’operazione finanziaria dovuta in gran parte all’entusiasmo per i set Lego di Harry Potter e Guerre Stellari). Tuttavia, i profitti non hanno tenuto il passo: gli investimenti nell’offerta digitale e nei processi produttivi sostenibili hanno assorbito liquidità, così come l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, il che significa che i profitti del produttore di giocattoli danese non sono cresciuti nel periodo.

Produzione vicino al luogo di vendita
Lego, il più grande produttore di giocattoli al di fuori del Polo Nord, ha riaffermato la sua posizione di titano dell’industria dei giocattoli. Nel periodo in esame ha aumentato la sua quota di mercato nelle regioni chiave ogni mese, lasciando che il settore in generale – le cui dimensioni sono cresciute solo dell’1% – mangiasse la polvere (tweet). A differenza di molti rivali, Lego mantiene la produzione vicino ai luoghi di vendita, quindi i problemi della catena di approvvigionamento globale non sono stati avvertiti dall’azienda. Inoltre, a differenza dei concorrenti, il produttore di giocattoli non ha aumentato i prezzi negli ultimi mesi, mantenendo la sua ampia gamma di prodotti attraente per adulti e bambini.

Un miliardo per produrre negli Stati Uniti
Ma la Lego non intende riposare sugli allori: l’azienda ha in programma di spendere oltre 1 miliardo di dollari in uno stabilimento statunitense per soddisfare la domanda dei clienti, il suo settimo sito produttivo in tutto il mondo. Il taglio del nastro è previsto per la seconda metà del 2025, quando la fabbrica verde – alimentata da un parco solare in loco – inizierà a sfornare la sua parte dei 100 miliardi di mattoncini Lego all’anno.

Fonte: economymagazine.it

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