Aldi Uk verso l’addio ai sacchetti monouso per l’ortofrutta sfusa

Aldi Uk, quinta insegna della Gran Bretagna, sta portando avanti il suo progetto di ridurre l’utilizzo della plastica nei suoi punti vendita, che raggiungeranno quota 1.000 nel 2022. In Uk, Aldi ha infatti deciso di risparmiare più di 100 tonnellate di plastica all’anno eliminando – entro la fine dell’anno – i sacchetti monouso per frutta e verdura sfusa in tutti i suoi punti vendita: è uno dei primi supermercati dell’Isola a impegnarsi a vietare completamente i sacchetti monouso.

In alternativa, i clienti di Aldi Uk saranno incoraggiati a portare i propri contenitori da casa o ad acquistare sacchetti riutilizzabili con cordino, realizzati a partire da bottiglie riciclate al costo di 25 pence l’uno. La mossa segue una prova, lanciata in via sperimentale all’inizio dell’anno, in 100 negozi nelle Midlands e che ha riscosso un notevole successo. Nel frattempo, un progetto simile volto all’utilizzo di sacchetti riutilizzabili è stato lanciato di recente anche da Carrefour (leggi qui).

“Aldi è impegnata a ridurre i rifiuti in plastica, e l’evoluzione del nostro approccio alla vendita e alla distribuzione dei nostri sacchetti ne è una parte fondamentale – afferma Chris McKenry, plastics and packaging director di Aldi Uk & Ireland. Abbiamo già fatto buoni progressi nella rimozione e sostituzione della plastica che poteva essere evitata in tutta la nostra gamma di prodotti, ma ora è il momento di fare un passo avanti quando si tratta di fornire ai nostri clienti alternative sostenibili”.

A luglio, Aldi Uk ha infatti annunciato il suo nuovo ambizioso progetto volto a dimezzare il volume degli imballaggi in plastica utilizzati entro il 2025 (leggi qui). Secondo questo progetto, la catena rimuoverà 74.000 tonnellate di imballaggi in plastica nei prossimi cinque anni. Da gennaio 2019, inoltre, Aldi Uk è a zero emissioni di carbonio ed è sulla buona strada per inserire sui propri scaffali, entro il 2022, solo prodotti a marchio riciclabili, riutilizzabili o compostabili mentre entro il 2025 sarà la volta dei prodotti a marchio.

Fonte: fruitbookmagazine.it

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