Ovs compra Kasanova e la salva dalla crisi: il marchio si affianca a Upim, Stefanel e Goldenpoint

Il marchio degli articoli per la casa entra nella scuderia del gruppo Ovs guidato dal ceo Beraldo. Lo scorso anno Kasanova aveva ottenuto accesso alla composizione negoziata della crisi.

Via libera del cda di Ovs all’investimento in Kasanova, il marchio degli articoli per la casa che entra così nella scuderia del gruppo guidato dal ceo Stefano Beraldo. Lo scorso anno Kasanova aveva ottenuto accesso alla composizione negoziata della crisi, procedura che consente a un’azienda di bloccare l’aggressione del patrimonio da parte dei creditori e il blocco delle attività, dando all’imprenditore tempo di escogitare una soluzione per uscire dalle difficoltà. Secondo indiscrezioni, Ovs salirà fino al 100% del capitale attraverso un aumento di capitale del valore di circa 15 milioni per rilanciare la società che andrà sotto il cappello di Upim, altro marchio storico del retail che Ovs aveva rilevato nel tempo, assieme a Les Copain, Stefanel, Goldenpoint e Piombo.

Kasanova, oltre 700 negozi e 2 mila dipendenti
Fondata nel 1968 da Giannina Fontana ad Arcore, in provincia di Monza, l’azienda guidata da Maurizio Ghidelli fattura circa 300 milioni e si è progressivamente espansa in Italia attraverso punti vendita propri e in franchising, arrivando nel 2022 — anno dell’ultimo bilancio depositato — a ricavi per oltre 370 milioni. Nel 2023 è arrivata anche l’acquisizione di Dmail, ramo d’azienda di D-Retail del gruppo Percassi, che ha portato in dote negozi e ricavi. Attualmente, Kasanova conta oltre 700 negozi (80 sono diretti), sotto diverse insegne, e quasi 2 mila dipendenti più quelli dell’indotto.

La crescita nell’arredo casa
L’operazione Kasanova permetterà a Ovs di accelerare la crescita nel settore dei casalinghi. L’azienda è già presente nell’ambito dell’arredo casa con i negozi e il marchio Croff, ma l’ad Beraldo non ha mai fatto mistero di essere alla ricerca di opportunità di crescita. Ovs si è del resto specializzata nell’acquisizione di aziende in difficoltà e, nel tempo, ha integrato marchi storici come Upim, Croff, Stefanel, Golden Lady e Les Copains, arrivando a contare oltre 2.200 negozi nel mondo e più di 8 mila dipendenti. Da ultimo il gruppo ha conquistato il 100% di Goldenpoint, uno dei più rinomati marchi italiani di intimo e moda mare con una rete di 380 negozi. Tamburi Investment Partners ne è il primo azionista con il 32,4%. Negli ultimi sei mesi il titolo di Ovs ha guadagnato quasi il 31,5% in Borsa, dove capitalizza oltre un miliardo di euro. Segno che il mercato crede nella capacità del gruppo di navigare in una fase complessa per il retail e la moda italiani.

Fonte: corriere.it

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