Urban Outfitters esce dal mercato cinese

Urban Outfitters si appresta a chiudere il suo flagship store su Tmall. I prodotti verranno rimossi dalla vendita il 12 settembre e il servizio clienti rimarrà operativo fino al 24 settembre. Ad annunciarlo è il rivenditore statunitense, tramite una dichiarazione pubblicata mercoledì 25 agosto sulla piattaforma, in cui conta attualmente circa 1,14 milioni di follower. Una chiusura che segna anche l’uscita dal mercato cinese, dal momento che il brand non ha alcun negozio fisico in Cina e non è disponibile tramite altri canali e-commerce.

In seguito, il marchio ha precisato sul suo account Weibo ufficiale che la chiusura rientra in una strategia globale e che sarebbe soltanto temporanea, sebbene non sia stata fornita una data per la riapertura.

Il mercato cinese, in ogni caso, sembra presentare numerose sfide ai marchi internazionali, che accusano la difficoltà di essere competitivi nella moda low cost. Tra coloro che hanno battuto in ritirata figurano Asos, New Look, Topshop e Old Navy, mentre C&A ha venduto la sua attività in Cina lo scorso anno, i tre marchi Inditex Bershka, Pull & Bear e Stradivarius hanno chiuso tutti i loro negozi fisici e Mango ha annunciato una moratoria sull’apertura di nuovi negozi. Nel frattempo, riporta Business of Fashion, le vendite di H&M nell’ex Impero Celeste sono diminuite del 32% nel secondo trimestre, sebbene il calo sia stato in gran parte attribuito alla controversia sulla sua posizione sull’uso del cotone dello Xinjiang.

Nonostante l’intensa concorrenza, il mercato cinese dell’abbigliamento da 200 miliardi di dollari rimane ambito. Il 4 agosto, Forever 21 ha annunciato il suo ritorno in Cina per la terza volta, concedendo in licenza le sue operazioni a Lasonic Limited. La sua prima incursione questa volta riguarda la vendita sulle piattaforme Vipshop e Pinduoduo, mentre pianifica di aprire un negozio Tmall e punti vendita fisici in futuro.

Fonte: pambianconews.com 

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