Sostenibilità, le coop hanno investito 1,2 miliardi per il risparmio energetico

Nel 2021 è stato di oltre 1,2 miliardi di euro l’investimento dalle imprese aderenti in sostenibilità ed economia circolare. Il dato, diffuso nel corso della Seconda Giornata della Sostenibilità organizzata da Confcooperative, è sul 79% di cooperative aderenti che ha intrapreso almeno un’iniziativa riconducibile ad alcune delle principali tematiche dello sviluppo sostenibile e dell’economia circolare. In tutti i macrosettori l’ambito d’intervento in cui si concentrano i maggiori investimenti è quello del risparmio energetico e la riduzione dei consumi che ha interessato il 40,3% delle cooperative, in aumento di quasi il 10% rispetto al 2020 (30,9%). Il 28,8% ha indicato l’acquisto e l’utilizzo di materiali di minore impatto. Il 23,1% ha avviato percorsi formativi e informativi interni sulla sostenibilità. Il 18,8% ha scelto di promuovere l’eco-innovazione e di investire in tecnologie rispettose dell’ambiente. Infine, il 14,4% si è indirizzato verso il riciclo e il riutilizzo dei materiali.

Su base settoriale nell’industria e costruzioni l’ambito più interessato da progetti di investimento in sostenibilità è quello del risparmio energetico e riduzione dei consumi che raggiunge il picco del 60% delle cooperative. Nell’agroalimentare una quota considerevole di cooperative (27%) ha avviato percorsi di sviluppo sostenibile nell’ambito degli investimenti in tecnologie rispettose dell’ambiente. Tra le cooperative di servizi e tra le cooperative sociali l’acquisto e l’utilizzo di materiali di minore impatto rappresenta il secondo ambito di investimento nello sviluppo sostenibile promosso dalle aderenti nel 2021 (rispettivamente con il 28% e 33% delle cooperative). Nella cooperazione di consumo e distribuzione al dettaglio, ben 8 cooperative su 10 sono impegnate nella sensibilizzazione dei consumatori su tutte le tematiche dello sviluppo sostenibile.

«La sostenibilità per le imprese non è più una scelta, ma una strada obbligata. Senza una reale transizione ecologica, accompagnata dalla semplificazione burocratica, da tempi sostenibili e dalle giuste misure fiscali, sono a rischio nel nostro paese 1,6 milioni di imprese che danno lavoro a 5,6 milioni di occupati». Lo dice Maurizio Gardini, presidente Confcooperative commentando il focus Censis Confcooperative “Sostenibilità, investire oggi per crescere domani” presentato nel corso della Seconda Edizione della Giornata della Sostenibilità organizzata da Confcooperative.

«Le nostre cooperative nel solo 2021 – dice Gardini – hanno investito 1,2 miliardi di euro in sostenibilità (fonte Centro Studi Confcooperative). Le cooperative sul green sono pronte a investire di più, il Pnrr può rappresentare ancora la benzina verde della transizione, ma occorrono misure di sostegno e soprattutto meno burocrazia per realizzare impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile in tempi più brevi (fonte Bilancio Sostenibilità Confcooperative)».

Ecco le imprese che hanno accettato e vinto la sfida della transizione ecologica: la quota di imprese totalmente green (attività di smaltimento e gestione rifiuti, distribuzione di elettricità e gas), riguarda un numero ancora ridotto: infatti, soltanto 16.354 imprese, che danno lavoro a 267.000 occupati, sono già in linea con i requisiti di un sistema ad emissioni zero previsti dagli standard UE.

Le ombre, le imprese a rischio alto: sono oltre 932.000 le imprese che, danno lavoro a poco meno di 2 milioni di lavoratori pari all’11,6% dell’occupazione totale che rischiano di incorrere in considerevoli perdite finanziarie a seguito dei necessari investimenti per adattarsi alle strategie di un’economia a zero emissioni e sostenibile dal punto di vista ambientale.

Fonte: italiaoggi.it

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