Primark dice (ancora) no all’e-commerce

Neanche una pandemia porterà Primark a vendere online. Lo ha detto George Weston, CEO della capogruppo Associated British Foods, al The Times. “Le nostre decisioni riguardo all’online verranno prese al momento giusto, non durante una pandemia che capita una volta ogni cento anni”, sono le sue parole riportate da Fashion Network. Non esclude, d’altra parte, che l’opzione di click-and-collect possa invece essere “quella giusta per noi”.

Una presa di posizione, quella di non vendere online, che non viene scalfita neanche dagli ingenti danni economici provocati dalla chiusura forzata in Europa e America. Da quando è stato chiuso l’ultimo negozio (il 22 marzo) le vendite sono passate da 650 milioni di sterline (circa 739 milioni di euro) al mese a zero. In ogni caso, l’azienda ha specificato che gli store non riapriranno finché la situazione non sarà sotto controllo. Alla riapertura, i negozi dovranno garantire la sicurezza per dipendenti e clienti “anche se questo comporterà avere meno persone che fanno shopping contemporaneamente e quindi vendite inferiori”.

Per quanto riguarda la prima metà dell’anno, cioè il semestre chiuso il 29 febbraio (prima del lockdown europeo), Primark ha realizzato vendite in crescita del 2,2% (+4% a tassi costanti) a quota 3,7 miliardi di sterline e un utile operativo adjusted di 441 milioni, in calo del -2 per cento. In Uk le vendite sono cresciute del 2,7 per cento, così come nella Eurozona hanno totalizzato, su base costante, un +5% grazie soprattutto alla Francia al Belgio e all’Italia.

Fonte: pambianconews.com

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