MediaWorld presenta l’evoluzione del Future CE Retailer

MediaWorld, nella persona del ceo Emanuele Cosimelli, ha fatto il punto sulla strategia e sui fattori chiave di sviluppo in Italia nel prossimo triennio.

MediaWorld è già da tempo sul percorso strategico che porta alla realizzazione di un ecosistema distributivo nel quale lo spazio retail è anche recita del ruolo. Ma una delle slide presentate oggi da Emanuele Cosimelli, ceo di Media World Italia, si intitola proprio “Moving from CE retail to an omnichannel service platform” e in questo percorso verso la piattaforma omnicanale spiccano almeno 5 stazioni: servizi&soluzioni, marketplace, own brands, spazio come servizio (Space as a service: fondamentale, precisa Cosimelli, per rendere attrattivo lo store fisico) e retail media.

Entrato in Media World Italia cinque anni fa, Emanuele Cosimelli, 42 anni, amministratore delegato di MediaWorld Italia dal 1° aprile, era Cfo, quindi il capo del finanziario in MW, per dirla ad usum Delphini, ma aveva anche la delega all’innovazione tecnologica. “Venivamo da una ristrutturazione che non aveva cambiato granché in termini di innovazione tecnologica -ha ricordato oggi Cosimelli nella conferenza stampa al Tech Village di viale Certosa a Milano-. Nel dipartimento tech lavoravano circa 30 persone, oggi abbiamo 50 persone di 6 nazionalità diverse. Abbiamo dato linfa al reparto e ridato attrattività all’azienda: tanto che oggi, a differenza di una decina d’anni fa, non fatichiamo a ingaggiare nuovi talenti”.

Nei prossimi tre anni sono previsti -parliamo dell’Italia- 100 milioni di investimenti, il 50% dei quali è Tech CapEx, e >25 nuove aperture/ristrutturazioni: con una rete attuali di 139 negozi (rispetto ai 117 di soli cinque anni fa), una buona quota di nuovi sviluppi sarà assorbita dalle riconversioni/ristrutturazioni. Inutile ripetere che MediaMarkt/MediaWorld è un gigante tra i retailer di Consumer electronics (Ce) a livello europeo: è in prima o seconda posizione in 9 degli 11 mercati nei quali opera e tra questi c’è anche e ovviamente l’Italia, dove l’insegna MediaMarkt/Media World è ben nota ai consumatori da 35 anni ed è un esempio europeo di innovazione a livello di format e offerta. Molto del futuro dell’insegna si vedrà a Verano Brianza con l’inaugurazione del nuovo Future Store, che è un Look&Feel evoluto a livello tecnologico. E che MediaMarkt voglia porsi come alfiere dell’innovazione nel retail consumer electronics lo dimostrerebbe la recentissima scelta a ministro per il digitale di Karsten Wildberger da parte del cancelliere Friedrich Merz. Wildberger è il numero uno di Ceconomy, il principale azionista di MediaMarkt, MediaWorld, Saturn; e tra l’altro Ceconomy deve cercarsi un sostituto temporaneo.

Media World Italia ha chiuso l’anno fiscale 2024 con 2,4 miliardi di euro (interamente generate nel canale B2C). L’anno finanziario di MediaWorld inizia con il trimestre di ottobre-novembre-dicembre per concludere a settembre (Q4). Sui numeri del 1° e 2° trimestre Cosimelli non si è sbilanciato molto. Preferisce parlare della opening strategy che per l’anno in corso vede un focus sui format smart (oggi 7) nei centri urbani medio-piccoli, e Xpress con bennet con la quale ha aperto 6 store e altri 5 sono previsti quest’anno.

Fonte: gdoweek.it

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