iGenius ha raccolto 650 milioni di euro: è il primo unicorno italiano nell’IA
Il primo unicorno annunciato dell’intelligenza artificiale si chiama iGenius. L’azienda sta raccogliendo 650 milioni di euro in nuovi fondi, con una valutazione post-money superiore a un miliardo di dollari. Tra i primi investitori a partecipare al round ci sono Angel Capital Management (family office di Angelo Moratti) ed Eurizon Asset Management, braccio di risparmio gestito da Intesa Sanpaolo.
L’azienda ha confermato l’esistenza di ulteriori trattative con potenziali investitori, senza scendere nei dettagli. Il completamento del round a una valutazione da unicorno permetterà all’azienda di entrare nell’élite delle startup europee dell’intelligenza artificiale, che include la francese Mistral AI e la tedesca DeepL.
I modelli AI di iGenius
Conosciuta per i suoi modelli di intelligenza artificiale all’avanguardia che danno priorità all’affidabilità e alla sicurezza dei dati, di recente iGenius ha lanciato Italia, un Large Language Model (Llm) open-source progettato per aziende nei settori della Finanza e della Pubblica Amministrazione. Un modello simile a quello di ChatGpt sviluppato dall’americana OpenAI.
L’azienda ha investito diverse centinaia di milioni di euro per costruire questi modelli che le aziende possano adottare su larga scala. Un approccio che riduce i rischi associati al trasferimento dei dati e facilita audit, personalizzazioni e adattamenti per soddisfare specifici flussi operativi.
“Grazie a questo aumento di capitale, oggi facciamo un grande passo in avanti per guidare i nostri progressi nell’AI per i settori regolamentati. Il nostro obiettivo è rendere i dati umani, ridefinire il futuro del lavoro e colmare il divario di competenze, permettendo a individui e imprese di raggiungere nuove vette”, ha dichiarato Uljan Sharka, ceo di iGenius.
iGenius sta collaborando con diverse aziende per implementare il suo modello. Tra queste ci sono i colossi Allianz, Aon, Intesa Sanpaolo ed Enel. L’obiettivo dichiarato dalla iGenius è quello di raggiungere 20 milioni di euro di ricavi ricorrenti annui entro la fine del 2024.
Fonte: forbes.it