H&M accelera l’integrazione tra offline e online

H&M, il colosso svedese del fast fashion, ha ufficializzato un riassetto della propria rete per ottimizzare i punti di vendita fisici anche come snodi logistici (hub) nella strategia omnicanale. Nel 2020 H&M registrerà il numero più basso di nuovi negozi, con un saldo positivo tra aperture in mercati emergenti (200 esercizi) e chiusure in aree mature come Europa e USA (175), pari a 25 punti di vendita. Attualmente H&M ha 5.067 negozi fisici nel mondo.

Oggi il brand consente di ritirare nei punti di vendita di 14 Paesi i prodotti acquistati online, mentre i resi degli ordini via web nei punti di vendita su strada sono possibili in 16 mercati. Questi servizi saranno incrementati ed estesi a più Paesi.

È da qualche anno che H&M ha intrapreso un processo d’inversione nello sviluppo della rete: nel 2019 vendeva online in 51 paesi nonostante la sua copertura fisica corrisponda a 74 mercati geografici, con un aumento del 30% proprio grazie a questa maggiore integrazione tra offline e online.

L’ottimizzazione dell’acquisto online prevede, fra l’altro, il miglioramento della app e del sito, della navigazione e della presentazione dei prodotti, un ampliamento nelle opzioni di pagamento, e tempi di consegna più brevi. L’obiettivo principe è un’esperienza d’acquisto a tutto tondo, senza soluzioni di continuità (seamless) nella quale il click&collect sinergizza con le opzioni di “find-in-store”.

Fonte: gdoweek.it

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