Alce Nero, al via il primo progetto blockchain

Sono già numerose le applicazioni di tecnologia blockchain dedicate al mondo dell’ortofrutta e molte altre stanno per diventare operative grazie ai numerosi vantaggi di quello che viene definito il passaporto del futuro. La blockchain (che registra tutte le transazioni effettuate lungo la filiera originando un database digitale pubblico, dove ogni utente può verificare la veridicità della catena delle transazioni), si può applicare a qualsiasi tipo di certificazione ed è anche uno strumento di trasparenza e marketing.

Certificazioni e soluzioni blockchain consentono insomma di creare un nuovo rapporto di fiducia tra produttore e consumatore attraverso un “passaporto digitale” capace di aumentare il valore commerciale, rispondendo ai bisogni del mercato e dei consumatori, sempre più sensibili a tematiche sostenibili, ambientali, etiche e sociali.

E proprio in questa direzione va il Progetto Blockchain, in questa sua prima sperimentazione, che ha coinvolto la filiera dell’olio Alce Nero e, nello specifico, vede protagonista un lotto di Olio extra vergine di oliva biologico D.o.p. Terra di Bari Bitonto Alce Nero. Grazie alla tecnologia è stato possibile geolocalizzare tutti i campi dei produttori coinvolti e raccogliere, in modo certificato, tutti i dati inerenti i processi di realizzazione di questo prodotto, le tecniche utilizzate, con riferimento ad ogni singolo produttore e lavoratore, dalla manodopera nei campi, alle fasi di trasformazione e confezionamento.

Ogni bottiglia di olio di uno specifico lotto di sperimentazione acquistabile tramite l’e-commerce dell’azienda, avrà dunque un QR code sul collarino. Scansionando il codice con lo smartphone, il consumatore avrà accesso ad una grande quantità di informazioni, relative alle caratteristiche del prodotto, al territorio da cui proviene, al metodo di coltivazione e di lavorazione utilizzato e a tanto altro. Potrà così verificare che si tratta di un olio 100% italiano e biologico, un prodotto D.o.p. di sicura provenienza e di alta qualità. Protagonisti del progetto, insieme ad Alce Nero, sono Finoliva e il Biodistretto delle Lame, su tecnologia blockchain fornita dall’azienda hi-tech EZ Lab Blockchain Solutions.

“Ci stiamo sforzando di portare sulla tavola, sulla bottiglia, un vissuto: è importante che il consumatore finale, il fruitore, conosca da dove viene fisicamente l’olio, qual è il campo che gli ha dato quelle olive – aggiunge Benedetto Fracchiolla, olivicoltore e presidente del Biodistretto delle Lame. È importante comunicare questo, aggiunto al racconto dello sforzo importante a livello qualitativo: è bene produrre ma è importante produrre in qualità, con il rispetto dell’ambiente e nel rispetto del territorio”.

L’olio extra vergine di oliva biologico D.o.p. Terra di Bari Bitonto Alce Nero è un olio di altissima qualità, prodotto esclusivamente con un blend di cultivar Cima di Bitonto e Coratina, come previsto dal disciplinare D.o.p. Le olive utilizzate provengono da circa 40.000 olivi centenari coltivati in Puglia, nel Biodistretto delle Lame, senza l’impiego di alcun trattamento chimico ma con l’utilizzo di concimi totalmente di origine organica. Presenta un caratteristico colore verde con riflessi gialli e al palato manifesta un sentore di erbe fresche e mandorla, leggermente piccante.

Il Biodistretto è un’area centrale per la produzione di olio extravergine di oliva di alta qualità, uva, mandorle, ciliegie e grano duro. Qui, circa 4.000 ettari sono coltivati con metodo biologico, altri 1.000 sono in conversione e 12.000 sono tutelati dal Parco dell’Alta Murgia. Gran Parte del biologico prodotto nel Biodistretto delle Lame è commercializzato da Alce Nero.

La forza di Alce Nero è nella sua struttura multidimensionale, che copre tutte le fasi di vita del prodotto (agricola, di trasformazione e distributiva), una struttura saldamente legata ai produttori che ne fanno parte. Oltre a condividere valori sociali, ambientali ed economici, di cui la produzione biologica è base di partenza, tutta la rete si consolida attraverso relazioni commerciali ed umane volte a creare e distribuire valore, in modo trasparente ed equilibrato. Questo significa avere una completezza di filiera che consente ad Alce Nero di distinguersi sul mercato, abbracciando una grande varietà di categorie merceologiche.

Fonte: gdoweek.it

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